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Nella giornata di lunedì 26/02, presso l’auditorium dell’IISS Del Prete-Falcone di Sava ha avuto luogo un
incontro tra gli studenti e le studentesse delle classi delle biennio e la Polizia di Stato. Questo incontro si
colloca tra le varie iniziative che la scuola sta mettendo in campo per contrastare gli eventuali casi di
bullismo e cyberbullismo.
Erano presenti la dott.ssa M. Marinella, dirigente del Commissariato di Manduria, e la dott.ssa F. Misserini
GIP del tribunale di Taranto.
Dopo i saluti iniziali del dirigente prof. Alessandro Pagano, la dott.ssa Misserini ha esposto alle classi gli
aspetti normativi e giuridici che sono alla base del contrasto dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo. In
particolare si è posto l’accento sulla corresponsabilità di mettere un segno di approvazione a post condivisi
sui social che mostrano in maniera evidente fatti di bullismo.
La dott.ssa Marinella ha invitato gli alunni e le alunne ad avere fiducia nella Polizia di Stato per eventuali
richieste di aiuto e ha presentato l’app della Polizia YouPol che, in taluni casi, potrebbe essere di auto.
Inoltre alcuni alunni hanno interagito con i funzionari presenti ponendo alcune domande e raccontando
esperienze passate in contesti che favorivano l’insorgere di fenomeni di bullismo.
Infine il prof. Maurizio Blasi, in qualità di referente dell’Istituto per il bullismo e cyberbullismo, ha ricordato
i risultati del monitoraggio della piattaforma Elisa che collabora con il MIM , effettuato nell’anno scolastico
2022/23, e che riporta un dato del 26 % circa su scala nazionale di studenti che hanno dichiarato di essere
stati vittima di bullismo e del 8 % per quanto riguarda gli episodi di cyberbullismo; si tratta di un fenomeno
in costante aumento negli ultimi anni e che richiede una particolare attenzione delle famiglie, degli alunni e
di tutto il personale scolastico. L’incontro è stato concluso con l’invito a non avere timore nel parlare di
questi fenomeni eventuali all’interno del contesto scolastico evitando che restino episodi nascosti che
potrebbero generare conseguenze molto serie nella vita degli studenti e studentesse.
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