Orientamento attivo nella transizione scuola-università Unisalento “e tu, che intelligenza hai?”

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Nel cuore del progetto Orientamento attivo dell’UniSalento, si trova l’incoraggiamento dello sviluppo di competenze trasversali e la ricerca di una direzione che rispecchi le aspirazioni individuali di tutti gli studenti.

Il 3 Maggio 2024, le classi 5 A/B dell’indirizzo Odt, la 5 A Art e le quarte A/B dell’indirizzo Ssas  hanno vissuto un’interessante esperienza di Orientamento attivo, organizzata dal Dipartimento di Scienze Umane e Sociali  presso l’Università  di Lecce, Studium 2000.

Una mattinata alla scoperta dei vari percorsi di ricerca e di studio offerti ed illustrati dai docenti universitari, che mirano ad illuminare le menti dei nostri studenti verso una maggiore consapevolezza del loro progetto di vita.

L’incontro, moderato dal prof. G. Preite, delegato Orientamento DiSUS, ha posto l’attenzione sul tema dell’apprendimento e sui suoi molteplici aspetti, quale palestra di vita, ove conoscere e “ri-conoscere” i propri talenti ed intelligenze, in un processo esperienziale di crescita culturale, sociale ed emotiva che orienti i giovani nelle scelte future.

In particolare, il convegno, si è concentrato sull’Orientamento inteso quale viaggio di scoperta del sé e di crescita personale in costante connessione con gli altri e il mondo esterno.

Inoltre, l’intervento di una giovane laureanda ha posto l’accento sulla tematica dell’uguaglianza di genere. Testimone del suo  costante impegno civile e sociale al riguardo, ne ha  messo in evidenza gli sforzi da lei compiuti, per creare un ambiente accademico e lavorativo che sostenga e celebri la presenza delle donne in tutti i settori, all’interno della comunità universitaria, riconoscendone il loro contributo significativo alla ricerca, all’insegnamento e alla leadership.

La giornata si è conclusa con una lezione “peripatetica” nel parco adiacente lo Studium 2000, ove il prof. E. Del Gottardo (Pedagogia) ha concluso i lavori invitando gli studenti a realizzare, attraverso un “cerchio umano di mani intrecciate”, una comunità ideale, in una connessione di menti e cuori in grado di superare la logica dell’individualismo e della competitività.

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