Sabato 18 maggio, in preparazione della “ XXXII Giornata della Legalità”, il nostro Istituto ha avuto l’onore di ospitare la professoressa Sabrina Matrangola, figlia di Renata Fonte, l’eroina ambientalista uccisa barbaramente nel 1984.
L’evento ha visto la comunità scolastica impegnata dapprima nella sede di via Roma, dove all’arrivo della prof.ssa Matrangola, accolta dal dirigente scolastico, prof. Alessandro Pagano, è stata scoperta una frase-simbolo della Fonte, riportata su uno dei muri laterali dell’edificio. Una poesia, composta da un’allieva di primo anno, i disegni e i lavori, frutto delle riflessioni dei ragazzi, hanno ricordato la necessità di continuare a dare voce all’impegno di Renata. Per questo, è stata scelta una pianta di hibiscus, simbolo di bellezza e di forza, per essere collocata nello spazio verde, dedicato ai fiori della Legalità.
Il secondo momento dell’evento si è svolto, invece, in via Mazzini, presso l’auditorium “G. Falcone”, dove alla presenza del sindaco, dott. Gaetano Pichierri, e dell’ avvocato Giuseppe De Sario, rappresentante di Legambiente, le classi quinte hanno avuto l’opportunità di ascoltare la testimonianza della prof.ssa Matrangola. La platea è stata catturata da una narrazione intensa e coinvolgente, che ha offerto una lettura chiara degli eventi che portarono all’assassinio efferato di una donna, di una madre, di una moglie, riconosciuta, solo successivamente, vittima innocente di mafia, grazie all’impegno di don Ciotti e dell’associazione Libera.
Renata Fonte è stata uccisa perché amava la sua terra, e come assessore comunale si impegnava a difenderla dalla speculazione edilizia, dal grigio freddo della cementificazione per preservarne i colori, gli odori, i suoni, i profumi. E per questo, la prof.ssa Matrangola ha concluso il suo discorso invitando i ragazzi a godere della bellezza incontaminata di Porto Selvaggio, uno dei luoghi più suggestivi del Salento, cercando nel volo di una farfalla, nell’azzurro del mare, e nel profumo delle orchidee selvatiche la presenza di Renata.
Non è un caso che proprio al posto del cemento, sia nata una varietà unica di orchidea, simbolo di questa donna speciale, che ha difeso la sua terra, un luogo magico e straordinario da regalare alle generazioni future insieme alla forza e all’impegno per il bene della comunità.
La Legalità, infatti, si costruisce facendo memoria del passato, ricordando il coraggio di chi non si è tirato indietro e riflettendo sull’ordinarietà di alcune vite che, poi, diventano straordinarie e modelli da seguire.
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