PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO

 

PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO

 

La Legge 30 dicembre 2018, n. 145, art. 1, c. 784, “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” (legge di Bilancio 2019), ha disposto la ridenominazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, in “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” (PCTO) che, a decorrere dall’anno scolastico 2018/2019, sono attuati per una durata complessiva rideterminata in ragione dell’ordine di studi (licei , istituti tecnici e istituti professionali) nell’arco del triennio finale dei percorsi.

Sono attuati per una durata complessiva minima:

non inferiore a 210 ore nel triennio terminale del percorso di studi degli istituti professionali;

non inferiore a 150 ore nel secondo biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi degli istituti tecnici;

non inferiore a 90 ore nel secondo biennio e nel quinto anno dei licei

con la rimodulazione delle risorse finanziarie assegnate a ciascuna istituzione scolastica, in misura proporzionale alla revisione delle ore minime dei percorsi.

Quale principale portata innovativa dei nuovi percorsi, si evidenzia la forte rilevanza delle finalità orientative e l’obiettivo di far acquisire ai giovani in via prioritaria le competenze trasversali utili alla loro futura occupabilità, in qualsiasi campo di inserimento lavorativo, nella prospettiva dell’apprendimento permanente quale garanzia di permanenza sul mercato anche in ipotesi di riconsiderazione delle scelte effettuate.

Infatti i PCTO, contribuiscono ad esaltare la valenza formativa dell’orientamento in itinere, laddove pongono gli studenti nella condizione di maturare un atteggiamento di graduale e sempre maggiore consapevolezza delle proprie vocazioni, in funzione del contesto di riferimento e della realizzazione del proprio progetto personale e sociale, in una logica centrata sull’auto-orientamento.

La scuola deve sviluppare, quindi, un’azione didattica integrata, mirata a favorire e potenziare le connessioni tra gli apprendimenti in contesti formali, informali e non formali, valorizzando l’aspetto emotivo e relazionale come parte sostanziale del processo di formazione, nel quale apprendere, partecipare, comunicare, socializzare, condividere, sperimentare e scoprire costituiscono elementi essenziali del processo educativo, garantendo lo sviluppo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente. L’acquisizione delle competenze trasversali permette allo studente di arricchire il proprio patrimonio personale con una serie di conoscenze, abilità e atteggiamenti che gli consentono di assumere comportamenti adeguati rispetto alle diverse situazioni in cui si può venire a trovare, dalla più semplice alla più complessa.

Tra le 8 “competenze chiave per l’apprendimento permanente”, indicate nella Raccomandazione del 22 maggio 2018 del Consiglio Europeo, si individuano le seguenti competenze trasversali che vengono declinate in una serie di elementi di competenza specifici:

–  competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare;

–  competenza in materia di cittadinanza;

–  competenza imprenditoriale;

–  competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.

La competenza personale, sociale e la capacità di imparare a imparare consiste nella capacità di riflettere su sé stessi, di gestire efficacemente il tempo e le informazioni, di lavorare con gli altri in maniera costruttiva, di mantenersi resilienti e di gestire il proprio apprendimento e la propria carriera. Comprende la capacità di far fronte all’incertezza e alla complessità, di imparare a imparare, di favorire il proprio benessere fisico ed emotivo, di mantenere la salute fisica e mentale, nonché di essere in grado di condurre una vita attenta alla salute e orientata al futuro, di empatizzare e di gestire il conflitto in un contesto favorevole e inclusivo.

La competenza in materia di cittadinanza si riferisce alla capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente alla vita civica e sociale, in base alla comprensione delle strutture e dei concetti sociali, economici, giuridici e politici oltre che dell’evoluzione a livello globale e della sostenibilità.

La competenza imprenditoriale si riferisce alla capacità di agire sulla base di idee e opportunità e di trasformarle in valori per gli altri. Si fonda sulla creatività, sul pensiero critico e sulla risoluzione di problemi, sull’iniziativa e sulla perseveranza, nonché sulla capacità di lavorare in modalità collaborativa al fine di programmare e gestire progetti che hanno un valore culturale, sociale o finanziario.

La competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali implica la comprensione e il rispetto di come le idee e i significati vengono espressi creativamente e comunicati in diverse culture. Presuppone l’impegno di capire, sviluppare ed esprimere le proprie idee e il senso della propria funzione o del proprio ruolo nella società in una serie di

modi e contesti.

Finalità ·         Attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula

con l’esperienza pratica.

·         Arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi

con l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro.

·         Favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni

personali, gli interessi, gli stili di apprendimento individuali.

 

 

 

 

Obiettivi generali

In relazione con le finalità espresse, considerando che i percorsi devono caratterizzarsi per una forte valenza educativa ed innestarsi in un processo di costruzione della personalità per formare un soggetto orientato verso il futuro, gli obiettivi sono i seguenti:

·         favorire la maturazione e l’autonomia dello studente;

·         favorire l’acquisizione di capacità relazionali;

·         fornire elementi di orientamento professionale;

·         integrare le conoscenze scolastiche con quelle operative;

·         acquisire elementi di conoscenza critica della complessa società contemporanea;

 

 

 

 

 

Obiettivi di processo

·         Innovazione della didattica (ri–progettazione del curricolo d’istituto e

del curricolo disciplinare).

·         Ri–organizzazione del tempo scuola.

·         Orientamento e ri–orientamento degli studenti sulla base delle loro attitudini e inclinazioni.

·         Sviluppo delle competenze trasversali specifiche ad un contesto operativo e non scolastico.

·         Rispondere alle esigenze dei nuovi sistemi economici, a quelle individuali, di innovazione e competitività.

·         Implementazione, negli studenti, della cultura del lavoro in un’ottica

di autoimprenditorialità.

·         Maggiore coinvolgimento delle famiglie nella progettazione degli interventi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Attività previste

La progettazione dei PCTO deve contemperare:

1.        la dimensione curriculare;

2.        la dimensione esperienziale;

3.        la dimensione orientativa.

Le tre dimensioni sono integrate in un percorso unitario triennale che miri allo sviluppo di competenze sia trasversali che tecnico-professionali, utili allo studente negli studi e nelle scelte di vita, spendibili nel mondo del lavoro e dell’eventuale formazione superiore.

Il monte ore minimo previsto per i tre percorsi formativi viene così organizzato:

 

Percorso           3° anno                4° anno               5° anno              Totale

Liceo                  10 *                       60                       20 *                    90

Tecnico                10 *                      120                     20 *                   150

Professionale      10 * + 60                  120                     20 *                   210

* Formazione e orientamento anche in modalità a distanza

 

In particolare per le esperienze di tirocinio, da svolgersi preferibilmente nel quarto anno di studi, le attività previste sono:

·         definire le competenze attese dall’esperienza, in termini di orientamento e di agevole inserimento dei giovani nel mondo del lavoro;

·         progettare con la struttura ospitante il percorso da realizzare, coerente con le competenze, abilità e conoscenze da acquisire;

·         preparare i periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, programmando lo sviluppo di quelle conoscenze necessarie per orientarsi, comprendere e trarre il massimo beneficio dal nuovo ambiente di studio;

·         sensibilizzare e orientare gli studenti a riflettere sulle loro attese

relative all’esperienza lavorativa;

·         stimolare gli studenti all’osservazione delle dinamiche organizzative e

dei rapporti tra soggetti nell’impresa o nell’ente ospitante;

·         condividere e rielaborare in aula quanto sperimentato fuori dall’aula;

·         documentare l’esperienza realizzata (anche attraverso l’utilizzo di ICT). Nello specifico si definiscono le seguenti fasi:

Analisi e progettazione:

·         Individuazione dei tutor sulla base delle competenze specifiche

·         Elaborazione dei progetti formativi degli studenti in partnership con il tutor aziendale e in collaborazione con studenti e famiglie

Fase di preparazione/orientamento:

·         Presentazione del progetto formativo agli studenti e sottoscrizione dello stesso.

·         Introduzione in aula degli obiettivi in termini di competenze da sviluppare nel corso del tirocnio.

Attuazione

·         Realizzazione del percorso nei servizi/ aziende.

·         Monitoraggio dell’inserimento nel contesto dei servizi/aziende.

·         Monitoraggio in itinere dei risultati di apprendimento.

Feedback

·         Valutazione degli obiettivi dell’attività svolta.

·         Conferimento della dichiarazione di competenze.

·         Riconduzione dell’esperienza con relazione finale e confronto in classe.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Risorse umane: funzioni e compiti

Risorse umane: funzioni e compiti Dirigente Scolastico

E’ affidato al Dirigente Scolastico (coaudiuvato dalla presenza di un suo collaboratore) il compito di individuare imprese e/o enti pubblici e/o privati, che siano a suo giudizio rispondenti alle linee programmatiche del PTOF triennale della scuola e con i quali stipula apposite convenzioni. Al termine del percorso, il Dirigente Scolastico redige scheda di valutazione sul valore formativo dell’esperienza e sull’affidabilità e coerenza operativa dell’ente/impresa.

Il collaboratore del DS si avvale, nell’individuazione di imprese e/o enti pubblici e/o privati, della professionalità di docenti coordinatori delle attività, individuati dal Dirigente, uno per ogni indirizzo di studi dell’Istituto.

Infine, il coordinamento e il tutoraggio scolastico delle singole azioni formative viene affidato a docenti/tutor che sono individuati in seno ai C.d.C, sulla base delle competenze ed esperienze afferenti all’azione formativa specifica e alla loro disponibilità.

Tutor scolastico

·         elabora, insieme al tutor esterno, il percorso formativo personalizzato che è sottoscritto dalle parti coinvolte (scuola, struttura ospitante, studente/soggetti esercenti la potestà genitoriale);

·         assiste e guida lo studente nei percorsi e ne verifica, in collaborazione con il tutor esterno, il corretto svolgimento;

·         gestisce le relazioni con il contesto in cui si sviluppa l’esperienza di

apprendimento, rapportan-dosi con il tutor esterno;

·         monitora le attività e affronta le eventuali criticità che dovessero emergere dalle stesse;

·         osserva, comunica e valorizza gli obiettivi raggiunti e le competenze progressivamente svilup-pate dallo studente;

·         promuove l’attività di valutazione sull’efficacia e la coerenza del

percorso da parte dello studente coinvolto;

·         informa gli organi scolastici preposti (Dirigente Scolastico, Dipartimenti, Collegio dei docenti, Comitato Tecnico Scientifico/Comitato Scientifico) ed aggiorna il Consiglio di classe sullo svolgimento dei percorsi, anche ai fini dell’eventuale riallineamento

della classe;

·         assiste il Dirigente Scolastico nella redazione della scheda di valutazione sulle strutture con le quali sono state stipulate le convenzioni per le attività relative ai percorsi, evidenziandone il po- tenziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione.

 

Tutor aziendale

Selezionato dalla struttura ospitante tra soggetti che possono essere anche esterni alla stessa, assicura il raccordo tra la struttura ospitante e l’istituzione scolastica. Rappresenta la figura di riferimento dello studente all’interno dell’impresa o ente e svolge le seguenti funzioni:

·         collabora con il tutor interno alla progettazione, organizzazione e

osservazione dell’esperienza dei percorsi;

·         favorisce l’inserimento dello studente nel contesto operativo, lo

affianca e lo assiste nel percor-so;

·         garantisce l’informazione/formazione dello/degli studente/i sui rischi

specifici aziendali, nel ri-spetto delle procedure interne;

·         pianifica ed organizza le attività in base al progetto formativo, coordinandosi anche con altre figure professionali presenti nella struttura ospitante;

·         coinvolge lo studente nel processo di valutazione dell’esperienza;

·         fornisce all’istituzione scolastica gli elementi concordati per monitorare le attività dello studen-te e l’efficacia del processo formativo.

Ai fini della riuscita dei percorsi, tra il tutor interno e il tutor esterno è necessario sviluppare un rapporto di forte interazione finalizzato a:

a)  definire le condizioni organizzative e didattiche favorevoli all’apprendimento

sia in termini di orien-tamento che di competenze;

b)  garantire il monitoraggio dello stato di avanzamento del percorso, in itinere e nella fase conclusiva, al fine di intervenire tempestivamente su eventuali criticità;

c)  verificare il processo di accertamento dell’attività svolta e delle competenze

acquisite dallo studente;

d)   raccogliere elementi che consentano la riproducibilità delle esperienze e la loro capitalizzazione.

 

Ogni esperienza, quindi, si conclude con l’osservazione congiunta dell’attività

svolta dallo studente da parte del tutor interno e dal tutor esterno.

Il tutor interno e quello esterno, per la loro funzione, devono possedere esperienze, competenze professionali e didattiche adeguate per garantire il raggiungimento degli obiettivi previsti dal percorso formativo.

 

Il Consiglio di classe, nella fase di progettazione, esplicita i contenuti, le competenze e abilità da conseguire e al termine delle attività valuta collegialmente i risultati raggiunti.

Tutte le esperienze dei PCTO vengono incluse nel curriculum di ciascuno studente; la certificazione e gli strumenti utilizzati vengono elaborati d’intesa tra scuola ed il soggetto ospitante. La certificazione delle competenze può essere acquisita negli scrutini intermedi e finali degli anni scolastici compresi nel secondo biennio e nell’ultimo anno del corso di studi. Tale certificazione deve essere comunque acquisita entro la data dello scrutinio di ammissione agli esami di Stato.

Il Consiglio di classe procede, in base alla suddetta certificazione, alla valutazione degli esiti delle attività dei PCTO e della loro ricaduta sugli

apprendimenti disciplinari e sul voto di condotta, e all’attribuzione dei crediti. Per l’esame di Stato l’istituzione scolastica segue lo studente nella elaborazione della relazione inerente i PCTO e attesta le competenze acquisite dallo studente

al termine del triennio.

 

 

Risultati attesi dall’esperienza dei

P.C.T.O. in coerenza con i bisogni del contesto

Dalle attività di tirocinio ci si attende di:

·         realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile, che consenta la partecipazione attiva degli studenti nei processi formativi;

·         correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio;

·         acquisire competenze professionali spendibili nel mondo del lavoro attraverso certificazioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Monitoraggio e valutazione del percorso formativo e del progetto

La scuola realizza azioni autonome di monitoraggio e di valutazione del percorso, dedicando particolare attenzione ai seguenti aspetti:

·         coerenza ed integrazione tra gli obiettivi del progetto, il curriculum scolastico, le proposte dell’offerta formativa espressi nel Piano dell’Offerta Formativa d’Istituto;

·         flessibilità del progetto rispetto alla messa a punto di percorsi personalizzati;

·         soddisfazione dei vari attori del progetto.

Il processo di accertamento delle competenze consiste nella raccolta delle evidenze che, al termine dei percorsi segnalano il progresso degli apprendimenti dello studente, ovvero: prodotti, processi, linguaggi, riflessioni, future scelte, comportamenti.

Tali evidenze sono osservate tramite una griglia unitaria di valutazione, rubrica o griglia di osservazione compilata dal tutor aziendale in collaborazione col tutor scolastico.

Nella fase di feed-back/riconduzione verrà compilato un questionario/relazione da parte dello studente.

La rubrica valutativa, con gli indicatori e i livelli di prestazioni raggiunti, sono gli strumenti per monitorare le ricadute formative.

Il tutor aziendale e il tutor scolastico, svolgeranno, attraverso report all’uopo

strutturati, un monitoraggio in itinere e finale.

L’azione di monitoraggio e quella di valutazione potranno avvalersi, oltre che dei dati oggettivi e qualitativi desumibili dalla modulistica utilizzata, degli strumenti che si ritengono più opportuni (questionari, focus group, etc).

Saranno programmati uno o più momenti di monitoraggio in itinere, al fine di effettuare eventuali azioni correttive.

Tutte le attività elencate saranno riconosciute come esperienze svolte

dall’alunno nel corso degli studi attraverso attestati di partecipazione rilasciati

dall’Istituto.

 

 

 

 

 

 

 

 

Collaborazioni con il territorio

La progettazione dei percorsi coinvolge tutti gli studenti delle classi III, IV e V di tutti i corsi secondo il monte ore annuale (comprensivo delle attività di orientamento, di formazione sulla sicurezza sul luogo di lavoro e delle ore riservate alle visite aziendali) stabilito dai Consigli di Classe.

Innumerevoli le collaborazioni con il territorio che con il tempo si stanno consolidando dando vita ad un sinergico scambio culturale e professionale.

In particolare nel corso degli anni, gli indirizzi dell’area Professionale, hanno stipulato apposite convenzioni con le seguenti strutture socio sanitarie e/o aziende della provincia:

CANTINA E OLEIFICIO SOCIALE “LA POPOLARE” SOC. COOP. A R.L.; CANTINE ED OLEIFICIO SOCIALE DI SAN MARZANO; SOCIETA’ COOPERATIVA AGRICOLA “CANTINE LIZZANO”; CANTINA VINICOLA “CANTOLIO”; PANIFICIO “ROMA”; LABORATORIO DI ANALISI CLINICHE DOTT. BURANO E SANTILIO; SOCIETA’ COOPERATIVA AGRICOLA “BOSCO”; NUVOLA CONSORZIO DI COOPERATIVA SOC.; SOCIETA’ COOP. SOCIALE “LE ALI”; SOCIETA’ FIORDALISO S.R.L.; CARRIERI SRL; CANTINA VINICOLA SOLOPERTO S.R.L.; RSSA “VILLA ESTENSE”; AZIENDA AGRICOLA   ZOOTECNICA   “STELLA”;   EDELWEISS   SOCIETA’   COOPERATIVA

SOCIALE; MASSERIA DIDATTICA “SURANI”; PARAFARMACIA D’ORIA DOTT.SSA STEFANIA; FARMACIA “NARDELLI SNC”; PANIFICIO “SAN MICHELE”; AGRICOLA “FELLINE”; COOPERATIVA SOCIALE ONLUS “IL GIGLIO”; COOPERATIVA SOCIALE ONLUS “IL GIGLIO”; MINERVA SOC.COOP.SOCIALE; ISTITUTO COMPRENSIVO “BONSEGNA-TONIOLO”; ISTITUTO COMPRENSIVO “GIOVANNI XXIII”; COMUNITA’ EMMANUEL LECCE; CALCEVIVA SNC; MAFI SAS; DTM CONFAB SRL;

CARINF SRL; COO; SOCIETA’ ISAPA -Iniziative Socio Assistenziali per anziani – RSSA ” VILLA ARGENTO”; SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE ” KAIROS”; PLATINUM COLLECTION ; CUTTING SERVICE S.N.C.; GST SRL; CITTA’ SOLIDALE COOP. SOCIALE ONLUS; BIO BOTANICALS srl; SOUTH AGRO srl.

 

Queste le aziende che hanno accolto le classi del Tecnico:

CANTINE ED OLEIFICIO SOCIALE DI SAN MARZANO; SATA MELFI; DE GABRIELE S.N.C.; LITOGRAFIA ETTORRE; RISTORTECNICA; LACAITA PIETRO S.R.L.; MG RACING; OFFICINE PICHIERRI SRL; CHIRICO VITO IMPIANTI; CUCCI IMPIANTI; TRAFILERIE PICHIERRI S.R.L.; CUCCI LUIGI S.R.L.; GYMAX COMPUTER SRL; AERIAL CLICK DI MASSARI SRLS; ELETTROMECCANICA CIAURRI – S.R.L.; ITALENERGY S.R.L.; GAL TERRE DEL PRIMITIVO; MECFLUID S.R.L.; LUPO SOLUTION S.R.L.; STILPOINT S.R.L; A.T.S. S.R.L.; CONSOLIDATI S.A.S.; ELETTRO DELTA S.R.L.; E-SERVICE SRL; IM.ED. S.R.L.; JONICA IMPIANTI S.R.L.; IMPERIAL WORLD DI CARRIERI COSIMO; SISTEA SOCIETA’ COOPERATIVA; SG MOTOR SPORT; NED GENERATORS S.R.L.; LM SYSTEM; NUOVA MINILUCI DI INTERMITE GIOVANNI; TECNOCLIMA S.R.L.S.; PHS DI DISTRATIS TIZIANO; URBAN LABS DI TARANTO; NOVOTECH SRL – ADVANCED AEROSPACE TECHNOLOGY; NAICA SOCIETA’ COOPERATIVA; ASSOCIAZIONE “CHIARA MELLE”; CIAKSOCIAL A.P.S.; ALUMNI MATHEMATICA DI BARI; ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE “MADRE TERRA” DI SAVA; CONF COMMERCIO TARANTO; MORLEO INFISSI; AUTOCARROZZERIA VINCI SERGIO; COMES TARANTO; OPERA DON GUANELLA CASA SAN GIUSEPPE CENTRO DI RIABILITAZIONE; ASSOCIAZIONE MUSICALE “TALENTI ; LAB. ANALISI CLINICHE SAN GIOVANNI; LAB. ANALISI CLINICHE DOTT.SSA G. MODEO; LAB. ANALISI CLINICHE DOTT. D. COLAPINTO; LAB. ANALISI PRESIDIO OSPEDALIERO DI MANDURIA; LAB. ANALISI PRESIDIO OSPEDALIERO DI GROTTAGLIE; CONSORZIO PRODUTTORI VINI E MOSTI ROSSI; COMUNE DI SAVA; AGENZIA NAZIONALE PER LE NUOVE TECNOLOGIE-ENEA DI MESAGNE.

 

Le attività di stage – in prevalenza presso uffici pubblici e privati – hanno necessariamente coinvolto anche le classi del Liceo Scientifico, in particolare presso:

GVM CARE & RESEARCH SRL; AZIENDA SANITARIA LOCALE DI TARANTO; AGRICOLTURA ITALIA SRL; NAICA SOCIETA’ COOPERATIVA; UNIVERSITA’ DEL SALENTO; PRO LOCO FRAGAGNANO; STUDIO ODONTOIATRICO- DOTT. A. CHIMIENTI; CITTA’ DI LECCE HOSPITAL; AGRICONSULT; ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA PUGLIA E DELLA BASILICATA; LA SFINGE; STUDIO TECNICO G. DE SARLO; ASS. ELETTRODOMESTICI G. PICHIERRI;

COSTA CORCIERE FOUNDATION.

 

 

Progetto di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Valutare l’Alternanza Scuola Lavoro: uno

studio longitudinale nelle scuole italiane secondarie di secondo grado

L’Istituto ha aderito al programma biennale PRIN (Progetti di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale) promosso dal Ministero dell’Università e Ricerca (MUR, ex MIUR), destinato al finanziamento di progetti di ricerca pubblica, allo scopo di favorire il rafforzamento delle basi scientifiche nazionali, anche in vista di una più efficace partecipazione alle iniziative europee relative ai Programmi Quadro dell’Unione Europea. A tale scopo, il programma PRIN si prefigge di finanziare progetti che per complessità e natura possono richiedere la collaborazione di più istituzioni accademiche e di ricerca per renderne esigibili le attività e i risultati. Il Progetto PRIN intende studiare i PCTO attraverso una chiave interpretativa che ponga l’attenzione sulla metodologia didattica

finalizzata alla formazione e all’orientamento degli studenti.

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